LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Adielle
|
|||
No il vento no che porta le voci conduci piuttosto quel canale sul fiotto più alto che riempie la curva in traiettoria. Ho sentito parlare di poeti che spostavano il corso di un fiume col pensiero in una canzone di Vecchioni vecchi noi tanto da non saperlo fare davvero che c'è una giovinezza che viene prima dell' abitudine all' aria a memoria e di quella ti riconosco vettore ancestrale nel guado delle tue parole temprate alla durezza delle stelle più lontane più confuse nelle preghiere del faro al capitano della nave -per un mare leggero al naufragio tessere canti di frodo- Così mi pareva ieri quell' altro tra i cubi di cemento del porto perchè l' acqua non ci arrivi a fare il bagno come il cammello da una grondaia un teletrasporto tra le tue labbra ora. Il desiderio me lo spiego come un canestro all' ultimo secondo che non sai se sei più tu o il caso ma poi ti dici bravo, che te lo meriti ed è l' inizo della fine dei tuoi crediti nei confronti della fortuna e torni ad essere il solito cellanculo di sempre perdente la tua vita che è l' unica cosa che voglio se non posso riavere la mia.
|
|